
Nessuna migliore occasione per la Plantamura alimenti per presentare la propria proposta mangimistica "sartoriale" e la nuova partnership con le Conduzioni Agricole Forte, leader nella produzione foraggi ed erba medica.
Così nel lungo weekend nocese dedicato al mondo dell'allevamento in uno stand dedicato alla linea "I Mangiasano" Carlo Plantamura ed io suo staff presenteranno il proprio modo di intendere il rapporto a tre tra allevatori, tecnici alimentari e azienda mangimistica.

La gestione della vitellaia, con le problematiche connesse alle temperature invernali, al centro di un incontro formativo organizzato da Plantamura Alimenti Zootecnici lo scorso 24 gennaio ad Oppido Lucano (PZ). A confrontarsi con gli allevatori della zona la dott. Mariagrazia Belotti, medico veterinario specializzato proprio nella gestione dei vitelli e con una lunga esperienza, nonostante la giovane età, nell’affrontare le principali cause di problemi degli allevatori in questa delicata fase.
A prescindere dalle latitudini, come ha sottolineato la Belotti durante la serata, le problematiche degli allevatori sono abbastanza comuni, per questo, centrale e determinante il ruolo che giocano, nella conduzione della fase di crescita dei vitelli, le interazioni tra allevatori, fornitori – in particolare di alimenti - e figure professionali dedicate agli aspetti sanitari e nutrizionali degli animali.
Così, Plantamura lavora a creare la sinergia con allevatori e tecnici per valorizzare il comparto zootecnico, condividere esperienze e know-how lavorando sempre più a soluzioni alimentari personalizzate, anche per la delicata gestione della vitellaia.

Non una riflessione accademica ma uno spaccato delle condizioni in cui gli allevatori che decidono di dedicarsi alla podolica sono costretti ad operare, senza abbandonarsi allo sconforto ma provando ad immaginare un percorso per rivalutare la razza e promuoverla a livello internazionale con il giusto valore. E’ questo, in estrema sintesi, il nocciolo della questiona attorno alla quale, l’ARA Calabria, ha inteso organizzare la tre giorni , tenutasi dal 15 al 17 settembre scorso, a Camigliatello Silano incentrata sul mondo della podolica e sulle razze autoctone di questa porzione di Calabria.
Il tema all’interno di Agrisila – così si chiama la manifestazione - , è quello della podolica, un tema comune a tutte le regioni del Mezzogiorno d’Italia in cui questa razza viene allevata: grandi potenzialità della tipologia di allevamento, poca valorizzazione della carne e dei derivati del latte. Un problema di redditività concreto per gli allevatori che, tuttavia, non mollano e pensano ad un marchio IGP per la podolica dell’area tra Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Molise, proprio per valorizzare il lavoro delle tante aziende zootecniche che insistono su questi territori.
Grosse potenzialità, dunque, per il podolico ma anche, o forse soprattutto, forte necesità di fare quadrato attorno alla filiera con una sorta di puzzle che deve ricomporsi per restituire finalmente un quadro d’insieme che permetta di conservare la tradizione di questo tipo di allevamenti e, dall’altro lato, restituire alle imprese zootecniche il respiro imprenditoriale di cui necessitano.